Varicocele e infertilità: quando intervenire?

Quando il varicocele porta con sé infertilità, quali sono i miti da sfatare e cosa invece è bene tenere in considerazione? Cosa fare in caso di varicocele, come si interviene?

Il varicocele è la presenza delle vene varicose (cioè dilatate) nel testicolo. E’ un problema piuttosto comune negli uomini che, spesso, faticano ad accorgersene proprio perché non ha una sintomatologia riconoscibile: la prevenzione gioca quindi un ruolo fondamentale. In alcuni casi l’unico sintomo può essere la sensazione di ingombro e di peso del testicolo, nel 95% dei casi il sinistro che è in assoluto il più soggetto alla patologia.

Sebbene la sua diretta connessione con l’infertilità non sia stata ancora del tutto chiarita, il varicocele è presente nel 30-40% degli uomini con problemi di questo genere, rappresentando, ad ogni modo, la prima causa di infertilità maschile.

varicocele e infertilità

Come si diagnostica il varicocele?

La diagnosi viene effettuata attraverso l’esame obiettivo (cioè la visita specialistica) che permette all’andrologo di distinguere tra i vari gradi della patologia (I grado, II grado con varicocele palpabile, III grado con varicocele visibile).

Si associano alla visita tre esami strumentali non invasivi: l’ecografia testicolare, che dà informazioni importanti sulla morfologia dei testicoli; l’ecocolor-doppler dei canali spermatici (funicoli), che consente di valutare l’entità del varicocele; completa la diagnosi lo spermiogramma ovvero la valutazione della fertilità del paziente.

In genere, il trattamento della patologia viene indicato quando il varicocele è palpabile all’esame obiettivo o è associato ad un’alterazione della quantità e qualità degli spermatozoi.

Varicocele e infertilità: quando trattarlo chirurgicamente

Nei casi in cui il paziente sia affetto da infertilità e varicocele, il consiglio è quello di sottoporsi all’intervento chirurgico: una correzione tempestiva della patologia è, infatti, fondamentale per cercare di migliorare la produzione di liquido seminale e quindi ripristinare, in tutto o in parte, la fertilità.

Numerose sono oggi le tecniche chirurgiche utilizzate per trattare il varicocele. La tecnica chirurgica di Ivanissevich o legatura alta (da noi preferita) viene effettuata in day-hospital (senza ricovero) in anestesia locale; questa consente di riprendere le normali attività dopo pochi giorni di convalescenza. Nei mesi successivi all’intervento si ripete lo spermiogramma per valutare il miglioramento della fertilità: l’intervento chirurgico porta ad un significativo miglioramento in una percentuale che varia dal 30% all’80% dei casi, con indici di gravidanza che vanno dal 20% al 60%.

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Varicocele e infertilità: i miti da sfatare

Sulla sessualità maschile di miti da sfatare ce ne sono fin troppi. Cominciamo dai più comuni:

  • l’infertilità è solo femminile: falso, può essere anche maschile; è bene quindi che anche gli uomini si sottopongano a controlli periodici dall’andrologo per sviluppare una maggiore consapevolezza del proprio corpo;
  • l’andrologo è roba da anziani signori con problemi di prostata: falso, tutti, giovani compresi, dovrebbero sottoporsi a visite andrologiche periodiche a scopo preventivo proprio perché esistono patologie, tra cui il varicocele, asintomatiche;
  • all’infertilità non c’è rimedio: falso, ogni caso è a sè stante e ad oggi sono molte le possibilità terapeutiche praticabili.
Per saperne di più sul varicocele leggi anche la nostra pagina dedicata
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