Come raddrizzare il pene

Che sia presente dalla nascita oppure la conseguenza di una patologia, avere il pene curvo mette spesso e volentieri a disagio, portando con sé ansia e stress nell’uomo e nella coppia. Ci sono dei casi in cui il pene curvo in erezione genera persino dolore. Mettendo da parte bizzarri esercizi e pillole miracolose, è bene sapere che il pene curvo è un problema che è possibile risolvere se affrontato con consapevolezza rivolgendosi a specialisti riconosciuti.
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Da cosa dipende il pene curvo?

Gli incurvamenti del pene possono essere congeniti e, dunque, rilevabili fin dall’adolescenza, oppure acquisiti da una patologia che colpisce prevalentemente gli uomini oltre i 40/45 anni: l’Induratio Penis PlasticaMalattia di La Peyronie, una patologia che colpisce l’albuginea, cioè il tessuto connettivo che riveste i corpi cavernosi, caratterizzata dalla formazione di fibrosi o placche che fanno curvare il pene in erezione.

Intervenire in tempo con la prevenzione

Negli uomini che soffrono di Malattia di La Peyronie la curvatura del pene è di solito dorsale (cioè la punta del pene è rivolta verso il torace), con un’angolazione che può arrivare fino a 60°. In pratica, sull’asta si forma prima una fibrosi (un ispessimento dei tessuti) che, successivamente, si trasforma in una placca di calcio molto più dura, costituita da piccoli noduli che impediscono al membro di “distendersi”, incurvandolo.

Quando il pene curvo dipende dalla Malattia di La Peyronie, intervenire in tempo diventa fondamentale. Nella prima fase della patologia si possono, infatti, somministrare integratori, farmaci o utilizzare le onde d’urto a bassa intensità; queste terapie hanno lo scopo di fermare o rallentare la malattia ma raramente la risolvono.

Una volta che si è stabilizzata la malattia porta in genere con sé le seguenti problematiche:

  • incurvamento del pene
  • disfunzione erettile
  • accorciamento penieno

In questa fase le terapie sono chirurgiche e sono le seguenti:

  • corporoplastica di raddrizzamento
  • asportazione della placca ed apposizione di patch
  • impianto di protesi peniena associato o meno a chirurgia di placca
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Raddrizzare il pene con la chirurgia

L’intervento di correzione del pene curvo meno invasivo consiste nella corporoplastica di raddrizzamento che consente al pene di assumere o di ritrovare una forma perfettamente lineare senza curvature anomale. Tale intervento viene effettuato in day hospital con anestesia locale, senza lasciare segni visibili, quindi senza alcun tipo d’inestetismo. Il paziente dopo alcuni giorni potrà ritornare alla sua vita abituale. L’attività sessuale potrà essere ripresa, invece, dopo un mese dall’intervento. L’intervento è consigliato quando la curvatura del pene crea problemi funzionali (difficoltà o impossibilità di penetrazione) e\o estetici, oppure quando il paziente lamenta disfunzione erettile.
Per saperne di più sull’Induratio Penis Plastica e sulle tecniche chirurgiche del dott. Letizia leggi anche il suo approfondimento
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