Terapia dell’incontinenza urinaria maschile

L’incontinenza urinaria è la perdita involontaria delle urine in tempi e modi inappropriati.

Mentre l’incontinenza femminile è una condizione accettata e conosciuta, l’incontinenza maschile è un disagio confessato solo da pochi uomini.

Nella donna riconosciamo due forme di incontinenza:

l’incontinenza da urgenza, tipica della Vescica Neurologica, in cui lo stimolo ci costringe con urgenza ad urinare, pena la perdita di urine;

l’incontinenza da stress, tipica dei Deficit Sfinterici, è caratterizzata dalla perdita urinaria durante gli sforzi: starnuti, esercizi in palestra, lavoro pesante, o anche solo un passaggio dalla posizione sdraiata a quella in piedi.

Nell’uomo, oltre a questi due tipi di incontinenza, possiamo aggiungere anche una forma di incontinenza da “rigurgito”(denominata iscuria paradossa) spesso legato a vesciche iperdistese dall’ostruzione prostatica.

Le cause di incontinenza urinaria maschile da cause generali sono:

  • Anomalie congenite
  • Patologie del sistema nervoso centrale e periferico
  • Età avanzata
  • Alterazioni della vescica

Abbiamo inoltre quelle secondarie all’ipertrofia prostatica benigna e lesioni iatrogene sfinteriche (TURP).

La principale causa di incontineza urinaria maschile è secondaria all’intervento di prostatectomia radicale per tumore della prostata.

Quando le terapie riabilitative farmaco-fisiche falliscono si ricorre con ottimi risultati alla chirurgia.

Il gold standard della terapia chirurgica dell’incontineza urinaria dopo prostatectomia radicale è rappresentato dall’impianto dello sfintere artificiale.

Lo sfintere artificiale AMS 800 è costituito da tre parti protesiche che vanno assemblate durante l’impianto. Il sistema è costituito da una “cuffia” che viene posizionata attorno all’uretra bulbare, disponibile in varie misure a seconda della circonferenza dell’uretra, ed è mantenuta a pressione grazie alla presenza al suo interno di soluzione fisiologica che viene rilasciato da un serbatoio in genere posizionato nello spazio pre-vescicale. I due componenti cuffia e serbatoio sono collegati ad un sistema pompa che va posizionato nello scroto. Con una semplice compressione della pompa la cuffia si svuota e permette al paziente di svuotare la vescica. A minzione avvenuta la diminuita pressione nell’uretra la soluzione fisiologica dal serbatoio ritorna autonomamente nella cuffia “chiudendo” l’uretra garantendo in questo modo l’assoluta continenza. L’intervento viene eseguito in anestesia loco-regionale o generale senza lasciare segni visibili. Vi possono essere alcune complicanze ma sono sempre meno frequenti grazie all’evoluzione della tecnica chirurgica e dei materiali. Il paziente viene dimesso con il catetere e dopo alcuni giorni rimosso lo stesso il paziente potrà iniziare ad attivare e disattivare lo sfintere artificiale.
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