Si stima che in Italia circa il 12% della popolazione adulta maschile sia affetto da disfunzione eretttile, 3.145.000 uomini che soffrono di un disturbo di cui, troppo spesso preferiscono tacere. Le terapie per la disfunzione erettile sono, invece, oggi molteplici. Compito dello specialista è proprio quello di scegliere, dopo un’attenta valutazione del caso specifico, delle sue condizioni di salute e della sua storia clinica fra le molteplici terapie a disposizione la migliore per ogni paziente.

Farmaci orali specifici (come gli inibitori delle fosfodiesterasi 5), iniezioni intracavernose di PGE1 oppure la terapia della disfunzione erettile di terza linea che è rappresentata dalle protesi peniene.

Le principali indicazioni per questo tipo di intervento chirurgico sono rappresentate: dalla mancata risposta del paziente ai farmaci ad uso orale e/o intracavernosi; inoltre, esiste una categoria di pazienti che predilige una soluzione definitiva del problema per motivi di età, di frequenza di rapporti sessuali, ecc… Altre indicazioni al trattamento chirurgico sono rappresentate, poi, da quei casi in cui alla disfunzione erettile si associano patologie quali l’incurvamento penieno, una fibrosi dei corpi cavernosi o retrazioni cicatriziali di varia natura.

<<Per saperne di più>>